Nel cuore di Napoli, nel 1889, l'Italia era unificata da meno di trent'anni e la giovane nazione cercava di consolidare la sua identità culturale. Durante una visita reale alla città, il re Umberto I e la regina Margherita di Savoia decisero di esplorare le delizie culinarie locali.
A quel tempo, la pizza era già una specialità amata dai napoletani, ma principalmente considerata un cibo popolare, venduto nelle strade e nei forni della città. Per onorare la visita reale, il famoso pizzaiolo Raffaele Esposito, della pizzeria Brandi (allora conosciuta come Pizzeria di Pietro e basta così), fu incaricato di preparare una selezione di pizze per i reali.
Esposito, desideroso di impressionare la regina, decise di creare una pizza che rappresentasse i colori della bandiera italiana: rosso, bianco e verde. Utilizzò pomodoro per il rosso, mozzarella per il bianco e basilico fresco per il verde. Quando la pizza venne servita alla regina Margherita, essa fu talmente colpita dalla combinazione di sapori e dalla semplicità del piatto che chiese di conoscere il pizzaiolo.
Raffaele Esposito, onorato dalla reazione della regina, decise di chiamare quella speciale creazione "Pizza Margherita" in suo onore. La regina apprezzò tanto il gesto quanto la pizza stessa, e la notizia di questa nuova creazione si diffuse rapidamente.
Da quel giorno, la Pizza Margherita divenne una delle pizze più amate in Italia e nel mondo, simbolo della semplicità e della bontà della cucina napoletana. La storia della Pizza Margherita è un esempio perfetto di come un piatto semplice possa diventare un'icona culturale, legata alle tradizioni e alla storia di un popolo.
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